Kitesurf, immersioni, giri in barca, visita alle grotte. Da Santa Maria di Leuca a Gallipoli, lungo la costa ionica salentina sono tante le esperienze offerte a chi ama il mare. Consigliamo di visitare in barca le grotte carsiche dello Ionio, da San Gregorio a Santa Maria di Leuca, come quelle delle Tre Porte e del Drago e dopo aver superato il bianco faro del 1864, proseguire fino al complesso delle Mannute sull'Adriatico. La città vecchia di Gallipoli si può circumnavigare in barca o su un veliero.
Merita senz'altro una visita la città messapica di Ugento, il borgo vecchio, la cattedrale, il castello, la via Salentina, tra la Chiesa dei Santi Medici e la cappella della Madonna della Luce ricoperta di luminarie a fine settembre, in occasione della festa di SS. Cosma e Damiano, con la processione e i concerti bandistici in piazza S. Vincenzo. Un salto al Nuovo Museo Archeologico, nell'ex Convento dei Francescani , dove nel chiostro ci sono i blocchi in pietra della Tomba dell'Atleta e poi con un unico ticket puoi visitare anche la Collezione Adolfo Colosso in via Messapica 28 e la Cripta del Crocefisso, fuori Ugento: una piccola chiesa rupestre con pareti e soffitto ricoperti da affreschi datati tra il XIII e il XVII secolo (www.sistemamusealeugento.it). Nella vicina Casarano la Chiesa di Santa Maria della Croce di Casaranello è uno scrigno d'arte con mosaici paleocristiani, affreschi bizantini e gotici. E poi ci sono due borghi tra i più belli d'Italia, Specchia e Presicce, ricchi di palazzi, case a corte e frantoi ipogei.
Vai alla ricerca di chicche gastronomiche e assaggia i piatti della tradizione, magari nelle tante sagre proposte durante l'estate o nelle trattorie tipiche: c'è la scapece gallipolina o la Quatàra, la zuppa di pesce di Porto Cesareo, la pitta di patate o la parmigiana di melanzane, la frisa di grano duro o di orzo, condita con pomodorini, olio, sale e origano o le pittule, i ricci e i crudi di mare. Tra le ricette da non perdere: le Fave e cicorie, a base di purea di fave bianche cotte in pignata e cicorie selvatiche, i Ciciri e tria con ceci e strisce di pasta fritta e il polpo in pignata. E se sei goloso, prova il pasticciotto alla crema o il fruttone con pasta di mandorle ricoperto di cioccolato.
Escursioni a piedi lungomare tra dune e pineta o alla scoperta dei bacini, realizzati a partire dagli anni '30 del '900 per bonificare le estese paludi ugentine o ancora nei canaloni carsici, come quello della "Specchia del Corno"; in bici lungo i canali per fare birdwatching, o a cavallo su sentieri che attraversano uliveti secolari, lungo strade asfaltate o sterrate, che profumano di erbe aromatiche, per scoprire l'habitat unico del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento.